CD - DidjeDrum (Triad 2002)

DIDJEDRUM è un percorso ritmico del tutto originale che nasce dall'unione di due didjeridu e un percussionista/batterista che utilizza: batteria, djembe, bongos, oududrum, hang, darbuka, sonagli, rainstick, seadrum, rumori vari, fischietti e altro.

Papi Moreno (didjeridu, slidedidje, voice), "Tannì" Walter Mandelli (didjeridu, shruti box, sticks) e "Nero", Gennaro Scarpato (drums, percussion, harmonica)

Sound & Engineering: Jungle Sound - Milano - Recorded by: Dynamo Sound - Torino

01 Run to the city 6:46 ---> MP3

02 Giant walk 2:30 ---> MP3
03 Uncle Gino 3:28 ---> MP3
04 Didg-it 4:44 ---> MP3
05 The cave 7:04 ---> MP3
06 The lost loop 1:18 ---> MP3
07 Under the baobab 3:36 ---> MP3
08 Ghost train 4:40 ---> MP3

09 Jungle talk 8:18 ---> MP3

 


Nel gennaio 2002 dopo l'incontro di Gennaro Scarpato (batterista di Edoardo Bennato) e Papi Moreno avvenuto grazie a Saul Beretta di Musicamorfosi, con il quale portano avanti un lavoro teatrale di nome "Orizzonti Australi", nasce l'idea di unirsi assieme a Tannì Walter Mandelli e creare un trio ritmico: i TRIAD (nome coniato da Moreno). In novembre si trovano a registrare nello studio di Marco Cimino (Dynamo Sound, Torino) uno dei componenti dei Doctor Jazz e qualche giorno dopo in Jungle Sound a Milano per il mixaggio.


"Run to the city" fa parte della colonna sonora del DVD "Marocco" di Motociclismo Fuoristrada (numero di luglio 2005 - 20.000 copie in tutte le edicole) e di un CD Compilation distribuito in tutte le agenzie di viaggio Turisanda, grazie all'agenzia Kiver di Milano.


COMPILATION AUSTRALIANA

Il brano Run To The City fa parte di una compilation dell'australiana Music-Mosaic dove sono presenti alcuni suonatori internazionali di didjeridu. (Didgeridoo Drum Dance - Music Mosaic, Australia. 2009)

Recensito su www.spazisonori.it. Triad - Didjedrum. Se avete sentito parlare di musica tribale e ritmi affini, ma non vi siete mai preoccupati di approfondire, questo è il cd giusto per cominciare a conoscere questo mondo fatto di drumming che sta a metà tra la tekno, la jungle e la tribal music, con ottime contaminazioni di musica etnica, condensate in questo disco per mezzo del didjeridu, strumento tipico delle popolazioni aborigene australiane. Questo album presenta un sacco di aspetti interessanti da cogliere, passaggi sperimentali per cui riesce anche difficile pensare ad un contesto ideale di ascolto. Verosimile magari accostare queste ritmiche a qualche trance-party o a locali dove si suona la musica afro-beat. Di certo qui dentro ci sono ottimi pezzi, ben suonati e altamente energici, anche se al primo ascolto non sono facili da digerire. Trovo comunque che sia un lavoro deciso, interessante e ben progettato, originale e perfino ipnotico per certi aspetti. Un album fuori dai canoni, per i veri amanti dei "suoni insoliti".